Ho iniziato i miei studi presso la facoltà di psicologia dell’università degli studi di Padova, dove mi sono laureata con lode, nell’anno 2005, successivamente, mi sono specializzata presso AcaBS Academy of Behavioural Sciences, scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo comportamentale dello sviluppo e dell’adolescenza nel contesto giuridico- Reggio Emilia.
Sono sempre stata affascinata dal cercare di comprendere le persone e i loro differenti atteggiamenti e modi di comportarsi, ho vissuto, in prima persona, la sensazione di inutilità e di frustrazione nel vedere persone a me care, soffrire del “male di vivere” e ho trasformato quella stessa frustrazione in voglia di aiutare gli altri, provando sempre profondo rispetto ed empatia per la sofferenza altrui.
Durante il mio percorso ho trovato, anche, purtroppo, molti pregiudizi, rispetto alla mia professione e molta paura e diffidenza in chi, pur percependone l’utilità, fatica a chiedere aiuto, come se farlo fosse sinonimo di debolezza.
La mia missione è quella di cercare di abbattere questi pregiudizi e di diffondere la cultura del benessere psicologico: dallo psicologo non ci vanno solo i “MATTI”, ma chiunque stia vivendo un momento complicato della propria vita ( a chi non capita) o semplicemente chiunque voglia conoscersi meglio o migliorarsi.
Sarebbe bello se andare dallo psicologo, non fosse più visto come qualcosa di cui vergognarsi o da tenere nascosto, ma cosi come si va dall’ortopedico o da qualsiasi altro specialista, si arrivasse a dire :” si, ci sono andato e ora sto bene”
Candida Lazzari
La mia filosofia
"Mi piace paragonare la psicoterapia ad un'ostrica che crea una perla da un granello di sabbia.
Grazie alla sabbia, sostanza irritante per l'ostrica, si crea qualcosa di nuovo e di bellissimo,
una perla, appunto.
Analogamente la terapia può aiutarti a sviluppare qualcosa di grande valore a partire da quello che ora ti crea un disagio, aiutandoti, così, a sentirti meglio, a superare il dolore emotivo, a liberarti dai pensieri negativi per poter ritornare a vivere davvero."
Quando rivolgersi allo Psicologo?
in casi di particolare difficoltà di convivenza e comunicazione con figli, amici, colleghi, fratelli e genitori
per affrontare eventi di abbandono e di lutto
in caso di comportamenti che appaiono strani o eccessivi
quando sembra che nessuno ci capisca
quando facciamo fatica a comprendere quello che ci sta succedendo
quando tutto ci sembra confusione e caos
quando siamo preoccupati, per noi stessi o per i nostri cari, e non troviamo soluzioni
quando siamo assediati dall’ansia e dalle paure
quando facciamo qualcosa troppo o troppo poco (ad esempio: dormire, mangiare, bere, fumare, amare…)