Ad ognuno di noi sarà capitato nel corso di una relazione, soprattutto nella fase iniziale dell'innamoramento, di sentirsi totalmente preso dal partner, divenuto centro di ogni pensiero ed emozione.
Tuttavia, quando, nonostante il passare del tempo, i vissuti nei confronti dell'altro non si affievoliscono, ma anzi vengono portati all'estremo, possiamo parlare di una condizione che viene definita di "dipendenza affettiva".Si tratta, come dice la parola stessa, di una vera e propria dipendenza, al pari di quelle sviluppate nei confronti delle droghe o del cibo, con la comparsa dei sintomi negativi tipici di questa dinamica psicologica. Proprio per la particolarità dell'oggetto, però, ci sono maggiori difficoltà nel riconoscerla e nell'affrontarla.
E' importante precisare come la dipendenza sia una caratteristica distintiva dell'essere umano in particolari fasi dello sviluppo e come di per sé non rappresenti una patologia
Al contrario, però, se all'interno di una relazione tra adulti ogni pensiero, azione ed emozione diviene in funzione dell'altro, ci troviamo di fronte ad una dinamica disfunzionale, che può precipitare la persona in vissuti di paura ed angoscia, per il timore di essere abbandonati.
Il "dipendente affettivo" attribuisce a se stesso le responsabilità e le colpe della vita di coppia, si sottopone ad uno stress fisico e psicologico molto elevato per poter "soddisfare totalmente" l'altro, lasciandosi ovviamente guidare da proprie convinzioni più che dai bisogni reali del partner e favorendo, in questo modo, anche un abbassamento della propria autostima.
E' importante sottolineare che in relazioni di questo tipo, l'altro non è preso in considerazione per le sue caratteristiche umane, in quanto persona, ma soprattutto per la sua capacità di svolgere una specifica funzione, rispondere a dei bisogni propri. Il Partner diventa un mezzo per il raggiungimento di quello stato affettivo desiderato dal soggetto.
Si può arrivare ad impegnarsi in una relazione, inconsciamente, perché si ha bisogno di un legame più che perché si sceglie liberamente di costruire qualcosa con quel determinato individuo.
Inoltre, la persona affettivamente dipendente, costantemente impegnata nel controllo della vita dell'altro, non riesce a godere delle relazioni e tende ad annullare i propri interessi (altri rapporti, amici, desideri..) per "salvaguardare" il rapporto col partner.
Questa dinamica relazionale trova la sua espansione maggiore nei legami amorosi ma può essere rintracciata anche in altri tipi di rapporti, come quelli genitoriali o di tipo amicale; è per questo motivo che possiamo parlare di una caratteristica di personalità, tipica di alcuni individui, che, seppur manifestandosi principalmente nei rapporti di coppia, incide su tutte le aree di funzionamento della persona.
Per le difficoltà legate alla dipendenza affettiva è possibile intraprendere un percorso psicoterapeutico, con l'obiettivo di affrontare in maniera mirata, tenendo conto delle specificità della situazione, il disagio di chi si rivolge a noi. È importante chiedere aiuto quando ci si accorge di vivere tale situazione o se ne notano le caratteristiche in qualcuno a noi vicino che non ha ancora raggiunto un livello di consapevolezza tale da consentirgli una richiesta diretta di supporto.
Un aspetto fondamentale del percorso psicoterapeutico, infatti, sarà proprio l'acquisizione di una maggiore consapevolezza di quelle che sono le dinamiche specifiche del dipendente affettivo, focalizzandosi sulle relazioni significative, sul modo di viverle, sul caratteristico senso di responsabilità che porta la persona a percepirsi come unico "artefice" del destino della coppia e la conduce, talvolta, ad annientarsi in funzione dei bisogni dell'altro.
Un altro aspetto basilare sarà l'individuazione e la valorizzazione delle proprie risorse, per far riemergere quel benessere personale che molto spesso è stato sostituito, "sacrificato", per la realizzazione del benessere dell'altro, quasi sempre il partner. Quello che forse rappresenta il cambiamento più significativo è la possibilità di sperimentarsi in una relazione, quella terapeutica, con delle nuove modalità, con l'obiettivo di poter presto portare fuori dalla stanza di terapia delle possibilità di comportamento differenti da quelle abituali, più funzionali alla gestione della propria vita quotidiana ed in grado di tutelare il proprio mondo emotivo.
La terapia, infine, può rappresentare anche un sostegno quando, dopo una fase di maggiore consapevolezza, la persona decide di cambiare degli aspetti importanti della propria vita, ad esempio mettendo fine ad una relazione.